Questo ciclo tematico vuole trattare due esempi, caratteristici di una cosiddetta ‘società del rischio’, nei quali il ruolo della scienza e della tecnica ha inciso in due direzioni storicamente opposte. Da una parte la capacità di controllo delle pandemie, che nel passato hanno determinato in maniera drammatica il corso della storia umana, dall’altra, nell’ambito di una stessa tipologia di fenomeni, la possibilità almeno teorica di avvalersi delle stesse tecniche e conoscenze per diffondere forme eclatanti di terrorismo.
Due temi di grande attualità e allarme vengono affrontati dal punto di vista scientifico, istituzionale, mediatico e nei  risvolti psicologici e filosofici.

Maria Rita Gismondo - Direttrice del Laboratorio di Analisi Microbiologiche dell’Azienda Ospedaliera L. Sacco di Milano
Edgardo Valerio, Direttore dell'Area Sanità Pubblica, Dipartimento di Prevenzione dell'ASL di Milano.
Roberto Vitale - Giornalista, Inviato in diverse operazioni militari all’estero
Roberto Polillo - Docente di Interazione Uomo Macchina e titolare del Laboratorio di Internet dell'Università degli Studi di Milano Bicocca

» Il mondo dell’integrazione e della mobilità globali; la scienza dei grandi network di laboratori; la società dei molteplici livelli di istituzioni e amministrazioni competenti e dei social network; la società dei rischi globali. Siamo in bilico tra il rischio di sottovalutare la fragilità intrinseca delle popolazioni umane e quello, al contrario, di enfatizzare eccessivamente gli allarmi. Il governo delle pandemie è senz’altro un esempio del trionfo della scienza su un fenomeno che ha determinato in maniera drammatica il corso della storia. Ma è solo un bilancio con voci in attivo?

Esperto di bioterrorismo (in attesa d conferma)
Giovanni Boniolo - Facoltà di Medicina, Univ. di Milano & IFOM Istituto Firc di Oncologia Molecolare (Milano).
Fabio Sbattella – Responsabile della “Unità di Psicologia dell’Emergenza e dell’Intervento Umanitario” dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.